LA SCUOLA DEI MARITI - Molière

di Molière

coproduzione Theama Teatro e Fondazione Atlantide-Teatro Stabile di Verona

rielaborazione drammaturgica Piergiorgio Piccoli

con Anna Zago, Aristide Genovese, Anna Farinello, Piergiorgio Piccoli, Daniele Berardi

regia Piergiorgio Piccoli

 

La storia è un meccanismo perfetto ma semplice, nella struttura delle scene e dei passaggi drammaturgici, quindi facilmente adattabile ad un’epoca più moderna.

Aristide e Sganarello allevano due ragazze senza genitori, nell’intento di farne le loro spose. L’abilità dell’uomo di comprendere a fondo la psicologia femminile, incarnata da Aristide e dal giovane Valerio, si contrappone alla vecchia visione del rapporto di coppia dell’ottuso Sganarello, che ci offre uno spaccato di come la fragilità dell’uomo e l’incapacità di relazionarsi con l’altro sesso possano sfociare in atteggiamenti rigidi, anche violenti e, nel nostro caso, totalmente ridicoli. Questa traccia è arricchita da considerazioni tratte dalla realtà contemporanea, e dal moderno tema dell’educazione alla relazione.

La commedia, così simile a ‘La scuola delle mogli’, tale da essere considerate l’una la riscrittura dell’altra, è geniale nel trattare in chiave comica un tema che quasi tutti avrebbero vòlto in tragedia: lo scacco della volontà umana di fronte all’imponderabilità del reale, che sta alla base del fallimento di ogni tentativo di ordine morale e sociale. I due protagonisti maschili sono maschere caricaturali, ma dietro di loro si nasconde luomo comune, con il suo bagaglio di normali aspirazioni.

Una commedia sul matrimonio o sul rifiuto del matrimonio, sulla scelta di unirsi con qualcuno o di restare da soli, insomma una commedia più che attuale, con dei personaggi alle prese con regole e metodi per imparare a stare insieme, tra fulgido brio teatrale, commedia d’intreccio e invenzione farsesca.


VOGLIO PENSARE A SHAKESPEARE

monologo di prosa

drammaturgia Paolo Lanaro

con Anna Zago

regia Piergiorgio Piccoli

Già autore di raccolte di poesie ( tra cui Le ore piccole, il Ponte del sale , 2020 e Rubrica degli inverni, Marcos y Marcos, 2016) e di molti altri libri in prosa, ( come Ogni cosa che passa, Cierre edizioni, 2019; La città delle parole -2015), Paolo Lanaro, noto poeta vicentino , approda al testo teatrale per la prima volta proprio durante il periodo del lockdown, di cui scrive in questa sua opera, creata proprio per l’attrice Anna Zago.

Dal connubio di questi artisti, e guidati dalla sapiente regia di Piergiorgio Piccoli, nasce questo splendido monologo teatrale, che corre sul filo invisibile che separa realtà e finzione, in una alternanza continua tra il mondo di oggi, segnato dall’emergenza COVID, e quello evocato da Shakespeare nel suo teatro.

E’ un gioco in penombra, una provocazione maliziosa sul nostro modo di stare al mondo quando improvvisamente ci si ritrova a dover fare i conti con un tempo straniante e straniero: è arrivato il virus migrante e ogni cosa si ferma. Lo spettacolo racconta la storia di un’attrice alle prese con il vuoto che il Covid ha scavato nella sua vita. Ridotta al ruolo di casalinga, non le resta che evocare i fantasmi della sua storia d’interprete. Ma è soprattutto Titania, la regina delle fate del “Sogno di una notte di mezza estate”, a popolare le sue fantasie.

Un testo sfaccettato, ricco di citazioni dove un oggi raggelato si scontra con le mutazioni shakesperiane. Il virus è là fuori, ma il teatro è ovunque. La regia è costruita intorno ad uno strano frigorifero/stargate che trasporta l’attrice d’un balzo nel regno di Titania, là dove verità e finzione si trasformano in un turbine gioiosamente fiabesco.


ARISTIDE E LA GINA

ARISTIDE  E LA GINA – scene da un matrimonio

commedia brillante

con Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli

regia A. Zago / P. Piccoli / A. Genovese

Un continuo susseguirsi di situazioni e dialoghi comici che
mettono in luce la forza della drammaturgia in lingua veneta, sfruttando la capacità di improvvisazione dei due interpreti, che ricavano spunti divertenti da molti classici della drammaturgia veneta, da autori meno conosciuti della nostra regione e da sketch scritti apposta per l’occasione.
Aristide e sua moglie Gina, tipici personaggi della provincia
veneta, sono rinchiusi in casa da molti giorni, nonostante la fine della quarantena dovuta all’ epidemia da Coronavirus. Infatti, non frequentando i social e avendo il televisore rotto, non sono al corrente che la società è entrata nella famosa fase 2 della pandemia. Da qui una serie di malintesi, fraintendimenti, ipocondrie, litigi e comiche invettive contro un mondo esterno ritenuto irresponsabile e scriteriato.


SORRISI, INTRIGHI E S-CIANTISI

AUTORI: Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese e Anna Zago

GENERE: commedia brillante in lingua veneta

CON: Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Anna Zago, Daniele Berardi e Max Fazenda

REGIA: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

Come annunciato dal titolo, lo spettacolo nasce dalla ventennale esperienza di Theama Teatro nella produzione di spettacoli in lingua veneta. Si raccolgono e di elaborano le migliori sequenze teatrali proposte negli anni dal nucleo storico della compagnia che, per l’occasione, si riunirà sulla scena.

Saranno proposte scene da “I Magnasoete di Virgilio Scapin”, “Leto Grando”, “Libera nos a Malo” con l’aggiunta di alcune scene della tradizione popolare veneta. Lo spettacolo è un continuo susseguirsi di situazioni e dialoghi comici che mettono in luce la forza della drammaturgia in lingua veneta, sfruttando la produzione di autori come Scapin, Meneghello, Castello, Cappozzo e citando i vecchi repertori di tradizione.


POLLICINO ROCK

 

I piccoli spettatori ascolteranno attraverso dei narratori “rock and roll”, la storia della determinazione e del coraggio di Pollicino un bambino un po’ basso di statura, ma tanto vivace e che adora giocare.

Dall’abbandono dei fratellini nella foresta, ai sassolini, alle briciole, all’orco fino al felice ritorno a casa Pollicino affronterà mille avventure e proverà così tante emozioni che imparerà presto a capire come fare per crescere e diventare grandi, anche in altezza!
Uno spettacolo pensato per i bambini e per le famiglie che attraverso le suggestioni di suoni, musica dal vivo, travestimenti e oggetti saranno avvolti da una storia antica con una veste nuova.

 


Tanto par pèrdarse via

Serata comica dedicata alla tradizione popolare veneta, con musica dal vivo e divertentissimi brani scelti fra poesie e monologhi, tutti all’insegna del divertimento e della valorizzazione delle usanze e dei personaggi tipici della nostra regione, con una particolare sezione dedicata alle ricette venete.

Brani dialettali di PierGiuseppe Cevese, Adriano De Zotti, Dino Durante, Giorgio Lanza, Walter Basso, Adolfo Giuriato, Virgilio Scapin, Angelo Berlese, Leone Fabbris e altri.

Il repertorio è integrato con letture comiche di Ettore Petrolini, Stefano Benni,  Riccardo Cassini, Achille Campanile ed altri autori celebri e altre letture e brani satirici moderni a cura di Theama Teatro.

Tanto par pèrdarse via

TITOLO

Autori vari

AUTORI

Reading comico con accompagnamento musicale dal vivo

GENERE

Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Daniele Berardi

Alle tastiere: Roberto Jonata

CAST

Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

REGIA


Non ho peccato abbastanza

“Ogni corpo è un essere vivente. Ogni poesia è femmina”. (Hamda Khamis).

Una lettura scenica divisa in quattro parti. La prima sarà dedicata alla cultura occidentale, in cui verranno letti brani e poesie di rinomate poetesse europee e statunitensi. La seconda dedicata al teatro, con la messa in scena di alcuni brani da “Ti amo Maria” di Giuseppe Manfridi, in cui le energie emotive rimaste compresse all’interno di una coppia, nel momento in cui emerge la possibilità di un distacco definitivo e di una perdita di possesso dell’uomo sulla donna, sono pronte ad esplodere e a manifestarsi con violenza. Una storia d’amore che si fa scontro, conflitto e persecuzione, in cui nel circolo vizioso di vittima e carnefice emerge, con anni di anticipo, la tematica attuale dello stalker che non sa accettare l’indipendenza della persona amata e perduta. La terza parte è invece cultura dedicata alla voce delle nuove poetesse provenienti dal Medio Oriente. Queste donne, costrette a subire censure e discriminazioni in nome di precetti antiquati, fanno sì che la loro resistenza esista e lotti dall’interno. Nei loro versi entrano temi di attualità, come la guerra, o eterni, come le violenze subite, le inquietudini esistenziali, il sentimento, l’amore che assurge al ruolo di una divinità, il corpo. Dal Marocco all’Iraq, dalla Siria allo Yemen, queste donna innalzano, ciascuna a proprio modo, un inno alla vita e alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni e di vitale opposizione ai soprusi. La quarta ed ultima parte, oltre ad alcune prose di Piergiorgio Piccoli, narra una storia di cronaca al femminile, dolce, piena di speranza e ricca di umana sincerità.

Non ho peccato abbastanza

TITOLO

Reading letterario

GENERE

Anna Zago, Anna Farinello, Daniela Padovan, Mara Santacatterina, Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

CAST

Giuseppe dal Bianco

MUSICHE ETNICHE DAL VIVO

Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

REGIA


El moroso dela nona

La vicenda ha come sfondo una Venezia, che aspetta con ansia lo svolgersi della regata storica. In questo fondamentale momento dell’anno un’intera famiglia, la famiglia del gondoliere Momolo Paneti, si prepara a presentare in gara il rampollo di casa Nane. Negli episodi spassosi che compongono le giornate che precedono la regata si inserisce in modo fortuito la comparsa di un vecchio mercante, Bortolo Gavagni, che si scoprirà essere il vecchio “moroso” di nonna Rosa, l’anziana padrona di casa. Fra equivoci, colpi di scena ed un po’ di intrigo, dovuto alla misteriosa scomparsa di un portafogli, la vicenda giungerà al più classico dei lieto fine, premiando tutti i personaggi con un giusto riconoscimento.

El Moroso dela Nona è forse il testo più conosciuto di Giacinto Gallina ed è anche, dal punto di vista della rappresentazione scenica, quello che più si allontana dalla visione, tipica dell’autore, di una Venezia decadente e malinconica, nella quale anche le persone vivono le loro relazioni con un fondo di tristezza.

Nel “Moroso” Gallina sfodera una grande capacità ironica, che innesca i meccanismi comici, attraverso una vicenda vivace e briosa, nella quale predominano i colpi di scena e gli accadimenti più inaspettati. A tutto questo si unisce la forza e l’emozione di due vicende d’amore, diverse per l’età dei protagonisti, che arricchiscono e impreziosiscono il testo conferendogli la giusta dose di coinvolgimento anche per chi è desideroso di ritrovare nei personaggi, oltre alla capacità di divertire, anche il risvolto umano e la ricchezza dei sentimenti.

In questo nuovo allestimento, come ormai nello stile delle nostre recenti produzioni comiche, il testo di Gallina viene arricchito con una gustosa attualizzazione del testo nonché, sfruttando la naturale indole comica degli attori sulla scena, da frequenti inserimenti legati alla capacità di improvvisazione. A questo si aggiungano le spassose caratterizzazioni dei personaggi che faranno da contrappunto alla divertente umanità che popola scena. Ne risulta uno spettacolo leggero, adatto a qualsiasi fascia d’età, che coniuga la tradizione della grande commedia veneziana al gusto e alla sensibilità degli attori veneti contemporanei, capaci di far rivivere sulla scena situazioni paradossali, nelle quali, però, possiamo riconoscere tutti i difetti, i vizi, le inutili inquietudini, i tic, della vita reale.

El moroso dela nona

TITOLO

Giacinto Gallina

AUTORE

Commedia brillante in lingua veneta

GENERE

Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Valentina Ferrara, Daniele Berardi, Alessandra Niero, Anna Farinello, Matteo Zandonà

CAST

Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

REGIA