LA SCUOLA DEI MARITI - Molière

di Molière

coproduzione Theama Teatro e Fondazione Atlantide-Teatro Stabile di Verona

rielaborazione drammaturgica Piergiorgio Piccoli

con Anna Zago, Aristide Genovese, Anna Farinello, Piergiorgio Piccoli, Daniele Berardi

regia Piergiorgio Piccoli

 

La storia è un meccanismo perfetto ma semplice, nella struttura delle scene e dei passaggi drammaturgici, quindi facilmente adattabile ad un’epoca più moderna.

Aristide e Sganarello allevano due ragazze senza genitori, nell’intento di farne le loro spose. L’abilità dell’uomo di comprendere a fondo la psicologia femminile, incarnata da Aristide e dal giovane Valerio, si contrappone alla vecchia visione del rapporto di coppia dell’ottuso Sganarello, che ci offre uno spaccato di come la fragilità dell’uomo e l’incapacità di relazionarsi con l’altro sesso possano sfociare in atteggiamenti rigidi, anche violenti e, nel nostro caso, totalmente ridicoli. Questa traccia è arricchita da considerazioni tratte dalla realtà contemporanea, e dal moderno tema dell’educazione alla relazione.

La commedia, così simile a ‘La scuola delle mogli’, tale da essere considerate l’una la riscrittura dell’altra, è geniale nel trattare in chiave comica un tema che quasi tutti avrebbero vòlto in tragedia: lo scacco della volontà umana di fronte all’imponderabilità del reale, che sta alla base del fallimento di ogni tentativo di ordine morale e sociale. I due protagonisti maschili sono maschere caricaturali, ma dietro di loro si nasconde luomo comune, con il suo bagaglio di normali aspirazioni.

Una commedia sul matrimonio o sul rifiuto del matrimonio, sulla scelta di unirsi con qualcuno o di restare da soli, insomma una commedia più che attuale, con dei personaggi alle prese con regole e metodi per imparare a stare insieme, tra fulgido brio teatrale, commedia d’intreccio e invenzione farsesca.