COMMEDIA BRILLANTE IN LINGUA VENETA

di Aristide Genovese

con Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Anna Zago, Daniele Berardi, Anna Farinello

regia Piergiorgio Piccoli

Siamo a Venezia nel ‘700. Madama Lucrezia con la serva Elisabetta sono costrette, dall’antiquario Gerardo, marito gelosissimo di Lucrezia, a stare rinchiuse in casa anche durante le celebrazioni del Carnevale. Gerardo è in viaggio d’affari a Padova, quindi, approfittando dell’occasione, Lucrezia e la serva attirano in casa con uno stratagemma l’ingenuo sior Tonin, follemente innamorato della vispa dama veneziana. Lucrezia, vedendo lo spasimante così innamorato e timido, lo deride garbatamente e ingaggia con lui una divertente scaramuccia amorosa. Alla fine il nobile Tonin riesce a fatica a dichiarare il proprio amore per lei, ma sul più bello irrompe Gerardo che torna da Padova con il suo ultimo acquisto, uno spadone del ‘500. Tonin, dopo essersi nascosto, subisce un pericoloso “scherzetto” di Lucrezia, che invita il marito a provare la lama dello spadone proprio dove il nobile aveva cercato rifugio. Tonin riesce, seppur malconcio, a fuggire, ma dopo un paio di giorni di convalescenza per la terribile paura, manda Giacomo, suo servitore, ad invitare Lucrezia al suo palazzo con la scusa di volersi scusare dell’accaduto e, nel frattempo, domanda anche a Gerardo di recarsi da lui con un pretesto. Marito e moglie sono così destinati ad incontrarsi in casa di Tonin, che in questa occasione il timido nobiluomo non si dimostrerà né impacciato nè ingenuo, ma trasformato in un uomo ironico e malizioso, in cerca di vendetta. Nel finale, ricco di sorprese e di comicità, Tonin e Lucrezia coroneranno il loro sogno d’amore, mentre le vie veneziane sono in festa per il Carnevale.