drammaturgia Melania Fiore

con Anna Zago, Aristide Genovese, Daniele Berardi, Anna Farinello

regia Piergiorgio Piccoli

produzione Theama Teatro

ph. Luigi De Frenza

Uno spettacolo denso, emozionante, che la regia di Piergiorgio Piccoli conduce con mano leggera […] Teatro sold out e tanti meritati applausi per tutti. (Giornale di Vicenza)

Dedicato a Eleonora Duse nel centenario della sua morte. Il cuore della parte recitativa è tratto dallo straordinario carteggio fra Eleonora Duse e Arrigo Boito, in cui svettano momenti di alto coinvolgimento emotivo, profonde dissertazioni sui sentimenti e importantissime note biografiche, fra cui la celeberrima relazione fra l’attrice e il poeta Gabriele D’Annunzio. Completano lo spettacolo alcuni brani shakespeariani adattati da Arrigo Boito (gli unici interpretati dalla Duse del drammaturgo inglese).

“La chiamava Lenor. E la teneva nascosta. Come un fiore raro. O una pietra preziosa. Non raccontava a nessuno dei loro sentimenti. Le scriveva lettere brevi, appassionate, piene di furore, ma anche di piccoli aneddoti senza importanza. Fu amore. Un amore grande, quello fra Arrigo Boito e la Duse. Musica e teatro insieme per una relazione che, fra alti e bassi, durò fino alla morte del celebre compositore avvenuta nel 1918. Si erano incontrati nel 1884 – lui aveva 42 anni, lei 26 – e fu subito un rincorrersi epistolare da un capo all’altro dell’Europa dove l’attrice lombarda era spesso in tournée. L’Associazione Theama, a un secolo dalla morte di Eleonora Duse, ripercorre questa vicenda nella sua nuova produzione, “Il filo rosso tra Arrigo e Lenor” […]. «Abbiamo allestito un lavoro molto lineare», spiega Piergiorgio Piccoli, regista dell’allestimento. «Scritto da Melania Fiore, lo spettacolo ha il suo centro nell’ epistolario intercorso fra la Duse e Arrigo Boito, protagonisti assoluti di una pièce che li vedrà interagire con due personaggi straordinari come Sarah Bernhardt e Gabriele D’Annunzio. Ci è sembrato interessante costruire un meccanismo aperto, dentro cui la vita si mostra per quello che è: sfrontata, contraddittoria, spesso dolorosa, sempre imprevedibile». Il ruolo della Divina sarà interpretato da Anna Zago, ancora una volta alle prese con una figura femminile forte, problematica, entrata nella storia del teatro europeo. Accanto a lei ci saranno Aristide Genovese, Anna Farinello e Daniele Berardi, rispettivamente nei ruoli di Arrigo Boito, Sarah Bernhardt e Gabriele D’Annunzio. Anna Zago, quale ritratto della Duse emerge dal fitto scambio di lettere con Arrigo Boito? Ci troviamo di fronte a una donna inquieta, sinceramente innamorata, apparentemente delicata e fragile, in realtà volitiva, determinata, per certi aspetti anche spigolosa, anticonformista, profondamente consapevole delle tante responsabilità che il suo lavoro comporta. Come definirebbe la relazione tra Eleonora Duse e Boito? Un amore generoso, importante, che nel tempo saprà trasformarsi in una forza che li porterà a non perdersi mai. Un rapporto che subì una forte battuta d’arresto quando nella vita della Divina entrò Gabriele D’Annunzio. Con D’ Annunzio fu la passione assoluta, il furore devastante, l’annientamento. Con Boito fu l’amore che resta oltre il desiderio e il tumulto dei sensi. Il loro fu l’incontro di due anime che seppero riconoscersi, accettarsi e comprendersi fino alla fine. Quali problemi implica interpretare un personaggio come la Duse? E’ una domanda difficile. Non capiremo mai fino in fondo la rivoluzione che lei ha innescato. La naturalezza e il verismo che stanno alla base del nostro modo di recitare sono solo una piccola parte della sua immensa eredità. Che cosa ha fatto di Eleonora Duse la “Divina” osannata dalle platee di tutta Europa? Il carisma scenico è un qualcosa che non consente definizioni. La Duse è la Duse. C’era in lei qualcosa di magnetico, frutto di una personalità fuori dal comune. Grande innovatrice, imprenditrice, instancabile lavoratrice, ha battagliato sempre, a testa alta, fra mille difficoltà. Una donna vera. Un’artista assoluta”. (Maurizia Veladiano, Giornale di Vicenza, 23/11/2024)