co-produzione Fondazione AIDA ets, Theama Teatro, Associazione ATTI aps
basato su “La Banda dei Vecchi Bacucchi” di Florence Thinard, illustrazioni di Gaël Henry
con il contributo della Provincia autonoma di Trento
con il sostegno di Fondazione Giorgio Zanotto
con Eliana Crestani, Kevin Munaro, Pino Costalunga, Paolo Rozzi, Gilda Pegoraro
scenografia Federico Balestro
drammaturgia Piergiorgio Piccoli e Anna Zago
regia Piergiorgio Piccoli

  • tecnica teatro d’attore
  • età consigliata dagli 11 anni
  • durata 70 minuti

Uno spettacolo lieve e divertente, che senza alcun moralismo tocca argomenti di grande profondità: la solitudine, il potere malevolo del consumismo, l’ingiustizia sociale e il dialogo intergenerazionale.

In una città non precisamente identificata, la Banda dei vecchi Bacucchi porterà scompiglio attraverso azioni di guerriglia improbabili, il cui obiettivo è quello di affermare un principio di giustizia sociale e dare filo da torcere al marketing, che tanto danneggia le menti e la vita di tutti. Ben presto però l’obiettivo della Banda diventerà un altro. Ma chi sono questi temibili banditi?

Gisèle, eccentrica signora, è difensora indefessa del pubblico decoro; Victor, che si aggira furtivo per il quartiere, è sempre impegnato in una lotta contro il marketing che esercita aggiungendo parole ai manifesti pubblicitari, ribaltandone il messaggio; Nonno Ferraglia, esule anarchico socievole e bonario, che passa il tempo raccogliendo ferro, per arrotondare la pensione; Rose, vecchina dolce e delicata, ma niente affatto debole, sempre accompagnata dal suo piccolo e famelico cagnolino Youky, che un giorno, in giro per compere, verrà scippata da un ragazzo, che le provocherà una frattura al braccio; evento detonatore della scintilla che legherà i quattro diversissimi personaggi.

L’obiettivo principale della Banda diventa quindi riacciuffare il responsabile dello scippo, per punirlo in modo esemplare, ma soprattutto portarlo sulla via della redenzione. Da qui in poi, questi vecchi bacucchi non si separeranno più. La storia prende un ritmo veloce e a tratti esilarante, tra operazioni punitive, tipo quella contro l’avido macellaio signor Bourguignon, e deliziosi pranzetti che Gisèle prepara per la sua banda. E il ragazzo dello scippo? Acciuffato, guadagnerà la centralità della storia.