anna zago
CLITENNESTRA - i morsi della rabbia
di e con Anna Zago
regia Piergiorgio Piccoli
produzione Theama Teatro
Versione 'studio': la particolarità delle rappresentazioni di questi due giorni in AB23 vedrà una messa in scena essenziale poiché l’attrice ci presenterà il suo lavoro drammaturgico senza tagli comprensivo degli appunti di studio e di ricerca di 'Clitennestra - i morsi della rabbia'.
Clitennestra è il prototipo dell’infamia femminile: crudele, violenta, adultera e assassina è l’incarnazione del male e delle scelte scellerate: per i Greci è una kynopis, faccia di cagna, un vero e proprio mostro. Uccide il marito Agamennone e la sua amante, la schiava Cassandra, a colpi di scure … continua
Evento inserito in Hic et nunc rassegna 2021 2022, curata per il Comune di Vicenza da Theama Teatro e Teatro Scientifico > Info, prenotazioni e programma completo
GABER - gli assurdi spostamenti del cuore
con Stefania Carlesso e Anna Zago
drammaturgia Anna Zago
testi e canzoni Giorgio Gaber
regia Zago/Carlesso
Giorgio Gaber è stato uno dei più amati e originali interpreti della scena musicale e teatrale italiana ... continua
IN NOME DELLA MADRE
di Erri De Luca
con Anna Zago e Daniele Berardi
regia Piergiorgio Piccoli
L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo.
Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla ... continua
Spettacolo inserito nella IV edizione del Festival Biblico 2008
L'iniziativa è inserita in Nutrimenti - le donne alla conquista della felicità, realizzata da Nautilus Cantiere Teatrale con il contributo della Regione Veneto
INGRESSO 10 €
BIGLIETTERIA
In loco a partire da un’ora prima dell’inizio spettacolo.
Prenotazione valida fino a 10 min prima dell’inizio dello spettacolo.
I posti in sala non sono numerati.
INFO E PRENOTAZIONI
info@theama.it – 0444.322525
IN NOME DELLA MADRE
di Erri De Luca
con Anna Zago e Daniele Berardi
regia Piergiorgio Piccoli
L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo.
Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla ... continua
Spettacolo inserito nella IV edizione del Festival Biblico 2008
SIRENE - L' UTLIMO INCANTO
progetto LCZ Laquidara-Carlesso-Zago
testo e regia Anna Zago
consulenza registica e drammaturgica Piergiorgio Piccoli
con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago
ricomposizioni musicali e drammaturgia sonora Patrizia Laquidara
scene Franco Sinico con la consulenza di Adriano Pernigotti
luci Enrico Berardi
consulenza musicale Alfonso Santimone
produzione Theama Teatro
debutto 13, 14, 15, 16, 17 ottobre 2021 al 74° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
I biglietti per tutte le date di Sirene sono esauriti.
Compila il form online per essere avvisato in caso di nuova disponibilità > https://www.tcvi.it/it/classici/spettacoli/74-ciclo-di-spettacoli-classici/sezione-off/sirene/
TRE VOCI PER UN INCANTO, UN INCANTAMENTO E UN INCANTESIMO
L’origine letteraria della figura delle sirene è l’Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un’isola del Tirreno. Qui le sirene incantavano, facendoli poi morire, i marinai che incautamente sbarcavano su quell’isolotto fatale imbiancato di ossa umane.
Le Sirene tentano Odisseo con l’invito a una nuova conoscenza, attraverso l’ascolto del loro canto.
Nella tradizione figurativa e in quella letteraria le sirene sono generalmente tre, si tratta delle sorelle: Partenope, Leucosia e Ligea. Anche in questo spettacolo le protagoniste sono tre donne che accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio, attendono l’arrivo di Odisseo durante il suo ultimo viaggio alla ricerca, come dice Dante, di virtude e canoscenza.
In continuità con il lavoro svolto nell’anno precedente “Clitennestra – i morsi della rabbia”, Anna Zago ritorna ad occuparsi di donne mitologiche bellissime e terribili, strumento di fascinazione e di morte, di desiderio e di vendetta. Ma questa volta non è sola, le compagne con cui divide il palcoscenico sono due artiste di talento del panorama teatrale e musicale legate al nostro territorio, Patrizia Laquidara e Stefania Carlesso. Alla ricerca teatrale quindi si accosta anche la ricerca musicale di Patrizia Laquidara che ha portato il suo disco il canto dell’anguana a vincere la Targa Tenco. Le interpreti daranno vita e voce alle sirene, facendo immaginare agli spettatori la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, volendo incantare i loro sensi attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo e la paura. La verità rivelata nella sua crudezza avrà la voce delle donne del mito che l’uomo Ulisse non ha saputo ascoltare.
Si ringrazia Carlotta Trombin per gli spunti tematici
SIRENE - L'ULTIMO INCANTO
progetto LCZ Laquidara-Carlesso-Zago
testo e regia Anna Zago
consulenza registica e drammaturgica Piergiorgio Piccoli
con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago
ricomposizioni musicali e drammaturgia sonora Patrizia Laquidara
scene Franco Sinico con la consulenza di Adriano Pernigotti
luci Enrico Berardi
consulenza musicale Alfonso Santimone
produzione Theama Teatro
debutto 13, 14, 15, 16, 17 ottobre 2021 al 74° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
I biglietti per tutte le date di Sirene sono esauriti.
Compila il form online per essere avvisato in caso di nuova disponibilità > https://www.tcvi.it/it/classici/spettacoli/74-ciclo-di-spettacoli-classici/sezione-off/sirene/
TRE VOCI PER UN INCANTO, UN INCANTAMENTO E UN INCANTESIMO
L’origine letteraria della figura delle sirene è l’Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un’isola del Tirreno. Qui le sirene incantavano, facendoli poi morire, i marinai che incautamente sbarcavano su quell’isolotto fatale imbiancato di ossa umane.
Le Sirene tentano Odisseo con l’invito a una nuova conoscenza, attraverso l’ascolto del loro canto.
Nella tradizione figurativa e in quella letteraria le sirene sono generalmente tre, si tratta delle sorelle: Partenope, Leucosia e Ligea. Anche in questo spettacolo le protagoniste sono tre donne che accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio, attendono l’arrivo di Odisseo durante il suo ultimo viaggio alla ricerca, come dice Dante, di virtude e canoscenza.
In continuità con il lavoro svolto nell’anno precedente “Clitennestra – i morsi della rabbia”, Anna Zago ritorna ad occuparsi di donne mitologiche bellissime e terribili, strumento di fascinazione e di morte, di desiderio e di vendetta. Ma questa volta non è sola, le compagne con cui divide il palcoscenico sono due artiste di talento del panorama teatrale e musicale legate al nostro territorio, Patrizia Laquidara e Stefania Carlesso. Alla ricerca teatrale quindi si accosta anche la ricerca musicale di Patrizia Laquidara che ha portato il suo disco il canto dell’anguana a vincere la Targa Tenco. Le interpreti daranno vita e voce alle sirene, facendo immaginare agli spettatori la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, volendo incantare i loro sensi attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo e la paura. La verità rivelata nella sua crudezza avrà la voce delle donne del mito che l’uomo Ulisse non ha saputo ascoltare.
Si ringrazia Carlotta Trombin per gli spunti tematici
SIRENE - L' ULTIMO INCANTO
progetto LCZ Laquidara-Carlesso-Zago
testo e regia Anna Zago
consulenza registica e drammaturgica Piergiorgio Piccoli
con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago
ricomposizioni musicali e drammaturgia sonora Patrizia Laquidara
scene Franco Sinico con la consulenza di Adriano Pernigotti
luci Enrico Berardi
consulenza musicale Alfonso Santimone
produzione Theama Teatro
debutto 13, 14, 15, 16, 17 ottobre 2021 al 74° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
I biglietti per tutte le date di Sirene sono esauriti.
Compila il form online per essere avvisato in caso di nuova disponibilità > https://www.tcvi.it/it/classici/spettacoli/74-ciclo-di-spettacoli-classici/sezione-off/sirene/
TRE VOCI PER UN INCANTO, UN INCANTAMENTO E UN INCANTESIMO
L’origine letteraria della figura delle sirene è l’Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un’isola del Tirreno. Qui le sirene incantavano, facendoli poi morire, i marinai che incautamente sbarcavano su quell’isolotto fatale imbiancato di ossa umane.
Le Sirene tentano Odisseo con l’invito a una nuova conoscenza, attraverso l’ascolto del loro canto.
Nella tradizione figurativa e in quella letteraria le sirene sono generalmente tre, si tratta delle sorelle: Partenope, Leucosia e Ligea. Anche in questo spettacolo le protagoniste sono tre donne che accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio, attendono l’arrivo di Odisseo durante il suo ultimo viaggio alla ricerca, come dice Dante, di virtude e canoscenza.
In continuità con il lavoro svolto nell’anno precedente “Clitennestra – i morsi della rabbia”, Anna Zago ritorna ad occuparsi di donne mitologiche bellissime e terribili, strumento di fascinazione e di morte, di desiderio e di vendetta. Ma questa volta non è sola, le compagne con cui divide il palcoscenico sono due artiste di talento del panorama teatrale e musicale legate al nostro territorio, Patrizia Laquidara e Stefania Carlesso. Alla ricerca teatrale quindi si accosta anche la ricerca musicale di Patrizia Laquidara che ha portato il suo disco il canto dell’anguana a vincere la Targa Tenco. Le interpreti daranno vita e voce alle sirene, facendo immaginare agli spettatori la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, volendo incantare i loro sensi attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo e la paura. La verità rivelata nella sua crudezza avrà la voce delle donne del mito che l’uomo Ulisse non ha saputo ascoltare.
Si ringrazia Carlotta Trombin per gli spunti tematici
SIRENE - L'ULTIMO INCANTO
progetto LCZ Laquidara-Carlesso-Zago
testo e regia Anna Zago
consulenza registica e drammaturgica Piergiorgio Piccoli
con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago
ricomposizioni musicali e drammaturgia sonora Patrizia Laquidara
scene Franco Sinico con la consulenza di Adriano Pernigotti
luci Enrico Berardi
consulenza musicale Alfonso Santimone
produzione Theama Teatro
debutto 13, 14, 15, 16, 17 ottobre 2021 al 74° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
I biglietti per tutte le date di Sirene sono esauriti.
Compila il form online per essere avvisato in caso di nuova disponibilità > https://www.tcvi.it/it/classici/spettacoli/74-ciclo-di-spettacoli-classici/sezione-off/sirene/
TRE VOCI PER UN INCANTO, UN INCANTAMENTO E UN INCANTESIMO
L’origine letteraria della figura delle sirene è l’Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un’isola del Tirreno. Qui le sirene incantavano, facendoli poi morire, i marinai che incautamente sbarcavano su quell’isolotto fatale imbiancato di ossa umane.
Le Sirene tentano Odisseo con l’invito a una nuova conoscenza, attraverso l’ascolto del loro canto.
Nella tradizione figurativa e in quella letteraria le sirene sono generalmente tre, si tratta delle sorelle: Partenope, Leucosia e Ligea. Anche in questo spettacolo le protagoniste sono tre donne che accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio, attendono l’arrivo di Odisseo durante il suo ultimo viaggio alla ricerca, come dice Dante, di virtude e canoscenza.
In continuità con il lavoro svolto nell’anno precedente “Clitennestra – i morsi della rabbia”, Anna Zago ritorna ad occuparsi di donne mitologiche bellissime e terribili, strumento di fascinazione e di morte, di desiderio e di vendetta. Ma questa volta non è sola, le compagne con cui divide il palcoscenico sono due artiste di talento del panorama teatrale e musicale legate al nostro territorio, Patrizia Laquidara e Stefania Carlesso. Alla ricerca teatrale quindi si accosta anche la ricerca musicale di Patrizia Laquidara che ha portato il suo disco il canto dell’anguana a vincere la Targa Tenco. Le interpreti daranno vita e voce alle sirene, facendo immaginare agli spettatori la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, volendo incantare i loro sensi attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo e la paura. La verità rivelata nella sua crudezza avrà la voce delle donne del mito che l’uomo Ulisse non ha saputo ascoltare.
Si ringrazia Carlotta Trombin per gli spunti tematici
SIRENE - L'ULTIMO INCANTO
progetto LCZ Laquidara-Carlesso-Zago
testo e regia Anna Zago
consulenza registica e drammaturgica Piergiorgio Piccoli
con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago
ricomposizioni musicali e drammaturgia sonora Patrizia Laquidara
scene Franco Sinico con la consulenza di Adriano Pernigotti
luci Enrico Berardi
consulenza musicale Alfonso Santimone
produzione Theama Teatro
debutto 13, 14, 15, 16, 17 ottobre 2021 al 74° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
I biglietti per tutte le date di Sirene sono esauriti.
Compila il form online per essere avvisato in caso di nuova disponibilità > https://www.tcvi.it/it/classici/spettacoli/74-ciclo-di-spettacoli-classici/sezione-off/sirene/
TRE VOCI PER UN INCANTO, UN INCANTAMENTO E UN INCANTESIMO
L’origine letteraria della figura delle sirene è l’Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un’isola del Tirreno. Qui le sirene incantavano, facendoli poi morire, i marinai che incautamente sbarcavano su quell’isolotto fatale imbiancato di ossa umane.
Le Sirene tentano Odisseo con l’invito a una nuova conoscenza, attraverso l’ascolto del loro canto.
Nella tradizione figurativa e in quella letteraria le sirene sono generalmente tre, si tratta delle sorelle: Partenope, Leucosia e Ligea. Anche in questo spettacolo le protagoniste sono tre donne che accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio, attendono l’arrivo di Odisseo durante il suo ultimo viaggio alla ricerca, come dice Dante, di virtude e canoscenza.
In continuità con il lavoro svolto nell’anno precedente “Clitennestra – i morsi della rabbia”, Anna Zago ritorna ad occuparsi di donne mitologiche bellissime e terribili, strumento di fascinazione e di morte, di desiderio e di vendetta. Ma questa volta non è sola, le compagne con cui divide il palcoscenico sono due artiste di talento del panorama teatrale e musicale legate al nostro territorio, Patrizia Laquidara e Stefania Carlesso. Alla ricerca teatrale quindi si accosta anche la ricerca musicale di Patrizia Laquidara che ha portato il suo disco il canto dell’anguana a vincere la Targa Tenco. Le interpreti daranno vita e voce alle sirene, facendo immaginare agli spettatori la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, volendo incantare i loro sensi attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo e la paura. La verità rivelata nella sua crudezza avrà la voce delle donne del mito che l’uomo Ulisse non ha saputo ascoltare.
Si ringrazia Carlotta Trombin per gli spunti tematici
LE ASTUZIE FEMMINILI - La muger dell'ottoman
COMMEDIA BRILLANTE IN LINGUA VENETA
di Aristide Genovese
con Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Anna Zago, Daniele Berardi, Anna Farinello
regia Piergiorgio Piccoli
La comicità e gli equivoci sono i veri protagonisti di questa commedia ambientata nella colorata e vivace Venezia del Settecento. Al centro della scena c’è Madama Lucrezia, una dama sveglia e intraprendente, costretta a una vita di reclusione da un marito, l’antiquario Gerardo, che farebbe invidia al più geloso dei catenacci. Ma il Carnevale è alle porte, Gerardo è in viaggio a Padova, e Lucrezia non ha nessuna intenzione di starsene con le mani in mano!
Insieme alla fedele serva Elisabetta, Lucrezia attira in casa il suo spasimante, il timido e impacciato sior Tonin. Il povero Tonin, innamorato cotto, si ritrova a balbettare frasi d’amore e a inciampare nei suoi stessi piedi, offrendo a Lucrezia un irresistibile spettacolo di comicità involontaria. Quando finalmente Tonin si fa coraggio, il destino (o meglio, Gerardo) decide di metterci lo zampino: l’antiquario torna a casa con il suo ultimo acquisto, un imponente spadone del ‘500.
La situazione precipita in una serie di esilaranti equivoci, dove Tonin si ritrova nascosto in un angolo, Lucrezia lo usa come “bersaglio” per il marito che prova la lama e, per un pelo, il povero nobiluomo non si ritrova con la gola squarciata. Ma Tonin, pur malconcio, non si arrende. La vendetta, si sa, è un piatto che va servito freddo e, nel suo caso, a Venezia.
Con una mossa da vero stratega, Tonin invita marito e moglie a casa sua con due pretesti diversi. Ma non è più il Tonin ingenuo di prima! Il nobiluomo è ora trasformato in un maestro dell’ironia e della malizia, pronto a mettere in atto il suo piano di vendetta in un crescendo di risate e colpi di scena.
Tra scambi di persona, inganni e rocamboleschi imprevisti, il finale vi lascerà a bocca aperta. Lucrezia e Tonin riusciranno a coronare il loro sogno d’amore, mentre Venezia si prepara a festeggiare il Carnevale. Preparatevi a una commedia spassosa e frizzante, che vi farà ridere dall’inizio alla fine!






